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Inps, quali incentivi per chi accudisce l’anziano in famiglia?

INPS comunica che si possono assumere anche i parenti come badante : i vantaggi di questo, cerca di spiegarlo Roberto Alciati in questo articolo!! 31 Marzo 2022

Tutti gli studi lo dicono, la demografia italiana è una demografia fatta di una popolazione sempre più anziana. Le nascite, oggi, sono al minimo storico, superate dalla percentuali delle morti; in altre parole, in Italia, si muore di più e si nasce sempre di meno. È un dato sconfortante che non lascia presagire un rinnovato futuro al Paese, insofferente al ricambio generazionale.

Il deficit non è solo un deficit demografico ma, come si può immaginare, anche un deficit previdenziale: una popolazione sempre più anziana comporta una spesa elevatissima dello Stato impegnato a coprire i fondi per le pensioni e i servizi assistenziali; un costo sociale non di certo compensato dagli oneri contributivi dei giovani lavoratori. Da un punto di vista sociale, invece, la presenza così massiccia di anziani ha innalzato esponenzialmente la diffusione della professione di badante.



La figura di badante sta assumendo un ruolo assistentenzialmente essenziale nella società italiana e lo si riscontra facilmente in molte famiglie. Questo ruolo è spesso ricoperto da donne al di fuori del contesto familiare; pochi sanno che l’Inps consente di guardare tra gli affetti familiari, scegliere come badante, ad esempio, una figlia o una nuora.

Per motivi più che comprensibili, legati agli impegni lavorativi principalmente, i familiari delle persone anziane non propriamente autosufficienti, ricorrono spesso ad assumere una badante in modo da assentarsi dall’anziano genitore, ad esempio, in tranquillità e con la sicurezza che non rimanga a casa solo, senza nessuno che lo assista.

Talvolta, però, è tra i familiari che sorge la perplessità di mettersi in casa una persona estranea.

Da questi dubbi che si presenta l’opportunità data dall’Ente di Previdenza di regolarizzare nel rapporto tra “datore di lavoro” e badante, un figlio o una figlia, una nuora o un nipote; meno il coniuge, il quale non può essere assunto come badante, in quanto l’assistenza alla persona bisognosa, in questo caso, è correlata da una giustificazione di carattere affettivo e morale.

Al contrario, la possibilità si apre per altri familiari fino al terzo grado di parentela.


Ovviamente ci sono degli adempimenti da assolvere, seguendo le medesime regole per l’assunzione come badante di una persona estranea; adempimenti che saranno poi oggetto di eventuali accertamenti da parte dell’Inps.


Innanzitutto bisogna provvedere all’iscrizione del rapporto di lavoro all’INPS, sottoscrivere un regolare contratto di lavoro con il conseguente rilascio delle buste paga mensili e adempiere a un regolare versamento dei contributi INPS.
Per l’anziano, è previsto ugualmente diritto alle detrazioni e deduzioni dal reddito: si può dedurre dal reddito imponibile fino a 1.549,37 euro, per i contributi previdenziali versati; fino a un reddito di 40.000 euro la detrazione riguarda anche le spese per la retribuzione della badante. La percentuale massima di detraibilità è pari al 19% di 2.100 euro. La regolare assunzione, dal punto di vista del badante, permette di godere del versamento dei contributi, quindi di avere una prospettiva pensionistica, e, terminato il rapporto di lavoro, di accedere alla Naspi.





 
 
 

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